#SQUID GAME 2
Guardando alla trama, nel corso della prima stagione gli spettatori hanno potuto seguire le vicende e gli eventi che hanno avuto come protagonista l'ormai leggendario Giocatore 456, alias Seong Gi-hun (Lee Jung-jae). Un uomo squattrinato e senza grandi prospettive che, indebitato, decide di partecipare a dei misteriosi giochi, chiamati Squid Game. Dei giochi che si svolgono su un'isola sconosciuta al largo delle coste della Corea del Sud, e i cui organizzatori preferiscono rimanere nell'ombra. Seong Gi-hun scoprirà presto il perché... Pochi secondi dopo l'inizio del primo gioco, infatti, Seong Gi-hun scopre il "lato oscuro degli Squid Game". Una serie di giochi infantili, ma che mettono a repentaglio la vita di chi vi partecipa: nel momento in cui perdono, vengono fisicamente eliminati dalle "tute rosse". I soldati al servizio degli organizzatori che hanno il compito di assicurare il corretto proseguimento delle sfide, facendo piazza pulita dei perdenti. E che portano sul volto delle misteriose maschere che ne mantengono l'anonimato.
Il Giocatore 456 è il personaggio principale. Un viaggio tanto epico quanto cruento il suo, alla fine del quale riuscirà a ergersi come unico vincitore dei giochi e guadagnare una vera e propria fortuna. Una montagna di soldi con cui riuscirà a ripagare tutti i suoi debiti, ma che peserà come un macigno sulla sua coscienza. Questo perché, nonostante tutto, Seong Gi-hun è un uomo buono. L'unico personaggio con una vera morale di tutta la prima stagione.
Arriviamo così a questa seconda, attesissima stagione. Una stagione che, ve lo diciamo subito, vi lascerà un po' con l'amaro in bocca per via del finale, dal momento che Hwang Dong-hyuk ha già annunciato la terza in uscita nel 2025. Per evitare di dover tagliare scene ritenute fondamentali., ha dichiarato Da qui il finale "sospeso".
Siamo tre anni dopo la vittoria dei giochi. Seong Gi-hun decide di mettersi alla ricerca degli organizzatori per mettervi fine una volta per tutte. Riesce a ritrovare il celebre "reclutatore" dei giochi e, successivamente, ad avere un confronto con il cinico Front Man. L'uomo con la maschera nera che si mostra il "grande capo" degli Squid Game, deciderà di raccogliere il guanto di sfida lanciatogli dal Giocatore 456 e di riammetterlo nella nuova edizione. Un'edizione che 456 affronterà con l'intento di salvare quante più persone possibile. E porre fine una volta per tutte al cruento massacro a cui, già una volta, ha partecipato.
Tuttavia Seong Gi-hun non è l'unico personaggio centrale della trama. Seguiamo le vicende dell'emblematico Young-il (Lee Byung-hun), misterioso partecipante dei giochi con un passato oscuro che riesce a entrare nelle grazie del Giocatore 456. Il determinato Jun-ho (Wi Ha-joon), poliziotto impegnato al fianco di Seong Gi-hun nelle sue ricerche e deciso come lui a porre fine ai giochi. E, per finire, Kang No-eul (Park Gyu-young), ragazza dal temperamento freddo che scopriamo presto avere un ruolo attivo all'interno dell'organizzazione dei giochi.
Insomma: tra misteri, nuovi personaggi e la solita dose di sangue, possiamo quindi affermare che questa seconda, è una stagione sicuramente interessante e densa di avvenimenti. Ovviamente non ha la stessa carica innovativa e rivoluzionaria della prima. Quando la si guarda, in alcuni momenti, la sensazione che si prova è quella di stare guardando qualcosa di già visto. E questo, ovviamente, per la non linearità della trama che ci viene proposta, che comunque appare sempre solida e ben strutturata, così come anche la fotografia e l'impianto sonoro, capace di creare suspense nei momenti giusti e tenere sempre alta l'attenzione degli spettatori. Tuttavia, è anche vero che, forse anche per via del suo finale aperto (forse un po' troppo), pur presentandosi come un prodotto valido questa seconda stagione non è riuscita a soddisfarci al pari della prima. Il fatto che il regista/creatore abbia deciso a lavori in corso di prolungare la serie per non perdere nulla è qualcosa che ci rende felici, ci mancherebbe. Ma la chiusura è troppo netta e radicale, e le domande che resteranno senza risposta sono a nostro avviso decisamente troppe. Forse, gli sceneggiatori avrebbero potuto gestire meglio lo sviluppo della storia. O in alternativa si poteva scegliere di aggiungere ancora un episodio per dare anche a questa seconda stagione una chiusura degna del suo nome. Non lo sappiamo, ma quando si finisce di guardare il settimo episodio la domanda che sorge spontanea è: e adesso? Quanto dovremo aspettare prima di vedere come andrà a finire?.

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