EPPUR SI MUOVE


 Surreale

Eppur si muove, il tempo .
Quello che ci sta attraversando dentro, freccia che squarcia i polmoni, tagliando in due il respiro.
Surreale e’ il momento che stiamo vivendo tutti, nessun escluso, una guerra scatenata nel silenzio, ma che rimbomba forte tra le strade, tra le persone. Arriva forte come un ritornello in una canzone.
Eppur si spera, come soldati vogliosi di tornare dalle proprie mogli, la speranza ,quella è sempre L ultima a morire.
Surreale le saracinesche chiuse che mai più si aprìranno, il lavoro, L operaio che dentro logora impotenza. La passione.
Di fame e sgomento, conforto ma tanto spavento,
365 giorni , di totale confusione, di un salto nel vuoto, di un mondo cambiato, fin troppo malato !
di realtà diventata sempre più virtuale , di rosso arancio forzato giallo bianco è perché no pure .. Verdone.
Abbiamo bisogno della libertà quella che ci è negata, di “ respirare “ senza ossigeno in quei letti di ospedale. Abbiamo tutti bisogno di riprenderci quello che forse non abbiamo saputo apprezzare : la semplicità delle piccole cose. A distanza di un anno quanto davvero siamo cambiati? Cosa è realmente prezioso per la nostra vita?
La luce è davvero così Lontana o talmente vicina da accecarci?
Siamo ciechi o facciamo finta di non vedere?
Siamo stanchi di aspettare? Sperare?
Siamo pronti a dimenticare e ricominciare?
Ci riprenderemo la nostra vita consapevoli che un graffio non fa una ferita, ma che un respiro vale più di un stupida uscita.



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